Al Tempo Del Tamburo Songtext
Buongiorno amore, ma che fatica
tirare il carro su per la salita.
E frusta, frusta, il boia sul mio culo.
E frusta, frusta, e mi trasforma in mulo.
E tira, tira il carro della gloria...
E tira, tira che sopra c'è l'Italia.
L'Italia ricca dei bei parlamentari,
l'Italia zoppa dei ceppi proletari.
Ma il ceppo è un tetto che non mi fa volare,
che si fa stretto e non mi fa respirare!
Buongiorno amore, dice la televisione
che tutti insieme salveremo la Nazione.
E taglia, taglia, la manovra sanatrice
E taglia, taglia, pure Dio la benedice.
E tira, tira il carro della gloria...
E tira, tira, che sopra c'è l'Italia.
L'Italia ricca dei bei parlamentari,
l'Italia zoppa dei ceppi proletari.
Battete, battete al tempo del tamburo!
Battete, battete al tempo delle autorità!
Batti di qua, batti di là, batti e lo stato si salverà.
Batti di qua, anche per me,
batti, sta zitto e non dire perché!
La testa è china, fango alle dita.
Amore, dimmi quanto pesa la mia vita
in mezzo al fumo di questa fiera, non si distingue bene il puzzo di galera.
Ma quanti sogni stampati in faccia,
quanti aquiloni che mi legano le braccia.
Vorrei volare via con te, mio grande amore...
farti vedere il cielo sopra la prigione,
ma il secondino sa bene come fare
per trattenerci nell'abisso del suo mare...
Sia qualunquismo, o quel che sia,
ma questo è quel che accade a casa mia!
Si sopravvive nella giungla del mercato,
che per la fame si è mangiata anche lo Stato.
E allora preti, politicanti,
non ha più senso il vostro prenderci coi guanti!
Non vi stupisca se a salvare la Nazione
ci sia rimasta solo la rivoluzione.
Perciò ho deciso di rompere il tamburo,
suonate voi adesso che il tempo è maturo!
tirare il carro su per la salita.
E frusta, frusta, il boia sul mio culo.
E frusta, frusta, e mi trasforma in mulo.
E tira, tira il carro della gloria...
E tira, tira che sopra c'è l'Italia.
L'Italia ricca dei bei parlamentari,
l'Italia zoppa dei ceppi proletari.
Ma il ceppo è un tetto che non mi fa volare,
che si fa stretto e non mi fa respirare!
Buongiorno amore, dice la televisione
che tutti insieme salveremo la Nazione.
E taglia, taglia, la manovra sanatrice
E taglia, taglia, pure Dio la benedice.
E tira, tira il carro della gloria...
E tira, tira, che sopra c'è l'Italia.
L'Italia ricca dei bei parlamentari,
l'Italia zoppa dei ceppi proletari.
Battete, battete al tempo del tamburo!
Battete, battete al tempo delle autorità!
Batti di qua, batti di là, batti e lo stato si salverà.
Batti di qua, anche per me,
batti, sta zitto e non dire perché!
La testa è china, fango alle dita.
Amore, dimmi quanto pesa la mia vita
in mezzo al fumo di questa fiera, non si distingue bene il puzzo di galera.
Ma quanti sogni stampati in faccia,
quanti aquiloni che mi legano le braccia.
Vorrei volare via con te, mio grande amore...
farti vedere il cielo sopra la prigione,
ma il secondino sa bene come fare
per trattenerci nell'abisso del suo mare...
Sia qualunquismo, o quel che sia,
ma questo è quel che accade a casa mia!
Si sopravvive nella giungla del mercato,
che per la fame si è mangiata anche lo Stato.
E allora preti, politicanti,
non ha più senso il vostro prenderci coi guanti!
Non vi stupisca se a salvare la Nazione
ci sia rimasta solo la rivoluzione.
Perciò ho deciso di rompere il tamburo,
suonate voi adesso che il tempo è maturo!