Se Ci Fosse Ancora Piero Songtext
Perché mi guardi
lo so che fuori sta piovendo
lo so che piove nei nostri cuori ormai
da troppo tempo
e il bello è che non ce ne frega niente
come se questo succedesse agli altri
e intanto il tempo scolpisce primavere
e amari sorrisi.
Prendi le carte Erminio
sono lì sopra il comò
alla faccia della pioggia
giochiamo un po’
noi che siamo orfani di figli
prigionieri di una discoteca
noi che siamo vedovi di mogli vive
chi se ne frega.
Ma ci resta la musica ed un mare di parole in cui nuotare
come naufraghi felici
verso un’isola azzurra che chiameremo idea
ma ci resta la musica a innaffiare i nostri fiori ormai ingialliti
in giardini di pietra
palpitanti di amori finiti
ma ci resta la musica
quella che strilla dentro di notte
non ci lascia dormire
non ci lascia morire.
Dai prendi la chitarra Erminio
e scriviamo una canzone
una di quelle che fanno piangere
una di quelle che ti strappano la pelle
una di quelle che non andranno mai per radio
perché la gente finge l’allegria
e balla balla balla sempre…
…che cazzo balla.
Se ci fosse ancora Piero
col suo fiasco di vino gelato
a intagliare i nostri cuori di legno
col suo viso disperato
dove finiva la sua mano
incominciava una carezza
dove finiva la sua bocca
un’amara bestemmia.
Ma ci resta la musica ed un mare di parole in cui nuotare
come naufraghi felici
verso un’isola azzurra che chiameremo idea
ma ci resta la musica a innaffiare i nostri fiori ormai ingialliti
in giardini di pietra
palpitanti di amori finiti
ma ci resta la musica
quella che strilla dentro di notte
non ci lascia dormire
non ci lascia morire.
Guarda in giardino Erminio
l’ultima rosa che muore
sembra un’amante disperata
senza più amore
sembra la bocca di una meretrice
pronta a baciarti solo per denaro
sembra una sfida a questo cielo così nero…
…se ci fosse ancora Piero…
..se ci fosse ancora Piero.
lo so che fuori sta piovendo
lo so che piove nei nostri cuori ormai
da troppo tempo
e il bello è che non ce ne frega niente
come se questo succedesse agli altri
e intanto il tempo scolpisce primavere
e amari sorrisi.
Prendi le carte Erminio
sono lì sopra il comò
alla faccia della pioggia
giochiamo un po’
noi che siamo orfani di figli
prigionieri di una discoteca
noi che siamo vedovi di mogli vive
chi se ne frega.
Ma ci resta la musica ed un mare di parole in cui nuotare
come naufraghi felici
verso un’isola azzurra che chiameremo idea
ma ci resta la musica a innaffiare i nostri fiori ormai ingialliti
in giardini di pietra
palpitanti di amori finiti
ma ci resta la musica
quella che strilla dentro di notte
non ci lascia dormire
non ci lascia morire.
Dai prendi la chitarra Erminio
e scriviamo una canzone
una di quelle che fanno piangere
una di quelle che ti strappano la pelle
una di quelle che non andranno mai per radio
perché la gente finge l’allegria
e balla balla balla sempre…
…che cazzo balla.
Se ci fosse ancora Piero
col suo fiasco di vino gelato
a intagliare i nostri cuori di legno
col suo viso disperato
dove finiva la sua mano
incominciava una carezza
dove finiva la sua bocca
un’amara bestemmia.
Ma ci resta la musica ed un mare di parole in cui nuotare
come naufraghi felici
verso un’isola azzurra che chiameremo idea
ma ci resta la musica a innaffiare i nostri fiori ormai ingialliti
in giardini di pietra
palpitanti di amori finiti
ma ci resta la musica
quella che strilla dentro di notte
non ci lascia dormire
non ci lascia morire.
Guarda in giardino Erminio
l’ultima rosa che muore
sembra un’amante disperata
senza più amore
sembra la bocca di una meretrice
pronta a baciarti solo per denaro
sembra una sfida a questo cielo così nero…
…se ci fosse ancora Piero…
..se ci fosse ancora Piero.