Officina Songtext
C’è una moto rossa che sarà per me,
oggi è venerdì, domani sarà già fuori.
Son sporche le mie mani, non si puliscon più.
Le ruote alle pareti mi raccontano storie.
E quel motore non partirà mai.
E quel rumore che sembrano in sei.
La vecchia lampadina sembra dire che
quel che serve è in cantina perso fra le brugole.
Lubrificante e benzina sento intorno a me.
Questo è l’odore dell’officina davanti al caffè.
Pasta bianca lavamani e una foto di Villeneuve.
Raggi bianchi e tubolari che già parlano da sé.
Oggi no, passa domani se mi trovi ancora.
Mi perderò fra le mie ore,
con le mani, con le mani
e la testa nel domani
solo per lei.
Sono io dove sei tu.
Dove sputeremo cresceranno le rose.
Dove sputeremo cresceranno le rose.
Ho già in testa una bronzina
e pensieri scorrere.
Lubrificante e benzina sento intorno a me.
Questo è l’odore dell’officina davanti al caffè.
Pasta bianca lavamani e una foto di Villeneuve.
Raggi bianchi e tubolari che già parlano da sé.
Oggi no, passa domani se mi trovi ancora.
Questo è l’odore dell’officina: olio, polvere, caffè,
pasta bianca lava-mani e una foto di Villeneuve.
Strade, asfalti cerebrali, per risolvere i perché,
che m’illumini come fari, il tuo sguardo, ancora.
oggi è venerdì, domani sarà già fuori.
Son sporche le mie mani, non si puliscon più.
Le ruote alle pareti mi raccontano storie.
E quel motore non partirà mai.
E quel rumore che sembrano in sei.
La vecchia lampadina sembra dire che
quel che serve è in cantina perso fra le brugole.
Lubrificante e benzina sento intorno a me.
Questo è l’odore dell’officina davanti al caffè.
Pasta bianca lavamani e una foto di Villeneuve.
Raggi bianchi e tubolari che già parlano da sé.
Oggi no, passa domani se mi trovi ancora.
Mi perderò fra le mie ore,
con le mani, con le mani
e la testa nel domani
solo per lei.
Sono io dove sei tu.
Dove sputeremo cresceranno le rose.
Dove sputeremo cresceranno le rose.
Ho già in testa una bronzina
e pensieri scorrere.
Lubrificante e benzina sento intorno a me.
Questo è l’odore dell’officina davanti al caffè.
Pasta bianca lavamani e una foto di Villeneuve.
Raggi bianchi e tubolari che già parlano da sé.
Oggi no, passa domani se mi trovi ancora.
Questo è l’odore dell’officina: olio, polvere, caffè,
pasta bianca lava-mani e una foto di Villeneuve.
Strade, asfalti cerebrali, per risolvere i perché,
che m’illumini come fari, il tuo sguardo, ancora.