Torna Con Me Songtext
Uno strappo di carne
lacerata, peggio
la vista annebbiata,
un attimo nullo.
è stato uno stallo,
poi neanche più quello,
il mondo non muore,
il niente da dire.
castelli di carta
caduti al profumo di dubbi,
al sapore di totale mancanza,
non c'era un'idea
che coprisse l'assenza,pesavo soltanto grammi
di terrore
(sei andata via)
e allora, dimmi:
c'entra qualcosa il momento
o piuttosto la vita
di colpo si trasforma
in un sentiero
o forse addirittura una traccia accennata?
e bisogna farsi strada
dove la strada non c'è
in mancanza di punti a sostegno
della bussola di noi
che arranchiamo isolati
senza occasione di confronto
in uno stato presunto, per usare una metafora scontata:
"in balia del vento"
mi spieghi,
me lo dici, se lo sai
come si accende la luce
quando manca tutto
e non c'è fuoco nei paraggi
che ogni combustibile è bruciato?
e si muore nel respiro
di maledetto fumo,
esalazioni tossiche
di tempi malandati
a sporcare le correnti
dell'aria,
i corsi dell'acqua
e le sorgenti si possono trovare
soltanto in bottiglie vendute al mercato
di nostri fallimenti umani.
sono al buio
sono in cenere
di ultimi respiri
notte fonda
di fuga dai colori
dai miti dagli amori
di cronache di orrori
di sconfitte nei miei mari
sono in lista d'attesa
infinita
mentre gira la ruota,
sportelli di lavoro
che non c'è,
quello che manca
è soprattutto il coraggio
di alzarmi al mattino
con uno straccio di scopo!
che sempre tutto è poco e soprattutto non basta,
non bastava
e non potrà bastare
a recuperare la capacità
di scegliere qualcosa
che mi porti avanti.
torna con me
torna con me,
voglio illuminare quanto basta per vedere,
sono stanco di procedere a tentoni,
a chiedermi davvero se per tutti è così,
oppure sono io che manco di fiducia elementare,
strutturale,
che manco di velocità,
di marce scalate a sorpassare i carichi morti,
le stanze sporche di rifiuti miei,
le solitudini stremate senza sonno
che aspettano soltanto di cascare nei sogni,
che almeno li si può inventare,
li si può credere,
persino toccare l'insondabile,
come la musica invisibile,
potente come il suono,
stravagante come il perdono
torna con me
Luce torna
Luce, torna con me
torna con me,
Luce torna
Luce torna con me
torna con me,
Luce torna
Luce torna con me...
lacerata, peggio
la vista annebbiata,
un attimo nullo.
è stato uno stallo,
poi neanche più quello,
il mondo non muore,
il niente da dire.
castelli di carta
caduti al profumo di dubbi,
al sapore di totale mancanza,
non c'era un'idea
che coprisse l'assenza,pesavo soltanto grammi
di terrore
(sei andata via)
e allora, dimmi:
c'entra qualcosa il momento
o piuttosto la vita
di colpo si trasforma
in un sentiero
o forse addirittura una traccia accennata?
e bisogna farsi strada
dove la strada non c'è
in mancanza di punti a sostegno
della bussola di noi
che arranchiamo isolati
senza occasione di confronto
in uno stato presunto, per usare una metafora scontata:
"in balia del vento"
mi spieghi,
me lo dici, se lo sai
come si accende la luce
quando manca tutto
e non c'è fuoco nei paraggi
che ogni combustibile è bruciato?
e si muore nel respiro
di maledetto fumo,
esalazioni tossiche
di tempi malandati
a sporcare le correnti
dell'aria,
i corsi dell'acqua
e le sorgenti si possono trovare
soltanto in bottiglie vendute al mercato
di nostri fallimenti umani.
sono al buio
sono in cenere
di ultimi respiri
notte fonda
di fuga dai colori
dai miti dagli amori
di cronache di orrori
di sconfitte nei miei mari
sono in lista d'attesa
infinita
mentre gira la ruota,
sportelli di lavoro
che non c'è,
quello che manca
è soprattutto il coraggio
di alzarmi al mattino
con uno straccio di scopo!
che sempre tutto è poco e soprattutto non basta,
non bastava
e non potrà bastare
a recuperare la capacità
di scegliere qualcosa
che mi porti avanti.
torna con me
torna con me,
voglio illuminare quanto basta per vedere,
sono stanco di procedere a tentoni,
a chiedermi davvero se per tutti è così,
oppure sono io che manco di fiducia elementare,
strutturale,
che manco di velocità,
di marce scalate a sorpassare i carichi morti,
le stanze sporche di rifiuti miei,
le solitudini stremate senza sonno
che aspettano soltanto di cascare nei sogni,
che almeno li si può inventare,
li si può credere,
persino toccare l'insondabile,
come la musica invisibile,
potente come il suono,
stravagante come il perdono
torna con me
Luce torna
Luce, torna con me
torna con me,
Luce torna
Luce torna con me
torna con me,
Luce torna
Luce torna con me...