Lentiggini Songtext
Siamo campioni del mondo
Ma senza medaglie, senza l'inno in sottofondo
Campioni numerati su un foglio
Studiami bene per capir cosa voglio
Che non so più chi sono e chi siamo noi
Campioni a confronto, non siamo eroi
Quel tipo di campioni che sta nelle provette
Con la data di scadenza sopra le etichette
Proprio come lancette che girano in tondo
Senza sapere quando le pile finiranno
E corrono, corrono, fermo restando
Che non vedon l'ora perché loro non la sanno
E vagano ognuna col suo ritmo, cercano individualmente
Una perdita di tempo, letteralmente
Lentiggini sopra la faccia
Condividiamo il cuore, la pelle, le braccia
Siamo fuliggine, eravamo legno
Pezzi di puzzle con lo stesso disegno
Tu mi fai ridere, ridere ancora
E dopo piangere perché
Siamo comici e tragici insieme
Io che pensavo di essere altro da te
Vorremmo essere i modelli, i più belli, i più alti
Uguali, sì, ma più uguali degli altri
Incoronati d'alloro e dall'oro messi sotto contratto
Che non serve una scienza per capire che è matto
Quel re sulla scacchiera, e no, non c'entra lo scacco
Ridotto al conflitto, l'eterno ricatto
Di una griglia bianca e nera su cui muoversi
L'uno contro l'altro come lupi di altri uomini
Pronti a farsi a pezzi per trovare il proprio posto
Kintsugi, siamo l'oro, sì, ma loro senza apostrofo
Lentiggini sopra la faccia
Condividiamo il cuore, la pelle, le braccia
Siamo fuliggine, eravamo legno
Pezzi di puzzle con lo stesso disegno
Tu mi fai ridere, ridere ancora
E dopo piangere perché
Siamo comici e tragici insieme
Io che pensavo di essere altro da te
Adesso sono solo e vedo solo i miei difetti
Che sono tutti sparsi, vetri rotti in mille pezzi
Tu invece unisci i miei puntini tra le lacrime e il sorriso
Come una galassia, mille stelle sparse sopra il viso
Lentiggini sopra la faccia
Condividiamo il cuore, la pelle, le braccia
Siamo fuliggine, eravamo legno
Pezzi di puzzle con lo stesso disegno
Tu mi fai ridere, ridere ancora
E dopo piangere perché
Siamo comici e tragici insieme
Io che pensavo di essere altro da te
Tu mi fai ridere, ridere ancora
E dopo piangere perché
Siamo comici e tragici insieme
Io che pensavo di essere altro da te
Ma senza medaglie, senza l'inno in sottofondo
Campioni numerati su un foglio
Studiami bene per capir cosa voglio
Che non so più chi sono e chi siamo noi
Campioni a confronto, non siamo eroi
Quel tipo di campioni che sta nelle provette
Con la data di scadenza sopra le etichette
Proprio come lancette che girano in tondo
Senza sapere quando le pile finiranno
E corrono, corrono, fermo restando
Che non vedon l'ora perché loro non la sanno
E vagano ognuna col suo ritmo, cercano individualmente
Una perdita di tempo, letteralmente
Lentiggini sopra la faccia
Condividiamo il cuore, la pelle, le braccia
Siamo fuliggine, eravamo legno
Pezzi di puzzle con lo stesso disegno
Tu mi fai ridere, ridere ancora
E dopo piangere perché
Siamo comici e tragici insieme
Io che pensavo di essere altro da te
Vorremmo essere i modelli, i più belli, i più alti
Uguali, sì, ma più uguali degli altri
Incoronati d'alloro e dall'oro messi sotto contratto
Che non serve una scienza per capire che è matto
Quel re sulla scacchiera, e no, non c'entra lo scacco
Ridotto al conflitto, l'eterno ricatto
Di una griglia bianca e nera su cui muoversi
L'uno contro l'altro come lupi di altri uomini
Pronti a farsi a pezzi per trovare il proprio posto
Kintsugi, siamo l'oro, sì, ma loro senza apostrofo
Lentiggini sopra la faccia
Condividiamo il cuore, la pelle, le braccia
Siamo fuliggine, eravamo legno
Pezzi di puzzle con lo stesso disegno
Tu mi fai ridere, ridere ancora
E dopo piangere perché
Siamo comici e tragici insieme
Io che pensavo di essere altro da te
Adesso sono solo e vedo solo i miei difetti
Che sono tutti sparsi, vetri rotti in mille pezzi
Tu invece unisci i miei puntini tra le lacrime e il sorriso
Come una galassia, mille stelle sparse sopra il viso
Lentiggini sopra la faccia
Condividiamo il cuore, la pelle, le braccia
Siamo fuliggine, eravamo legno
Pezzi di puzzle con lo stesso disegno
Tu mi fai ridere, ridere ancora
E dopo piangere perché
Siamo comici e tragici insieme
Io che pensavo di essere altro da te
Tu mi fai ridere, ridere ancora
E dopo piangere perché
Siamo comici e tragici insieme
Io che pensavo di essere altro da te