Il Mio Nome è Uccello Songtext
Il mio nome è Uccello e il mio volo rassomiglia a un disco volante.
Il volto di mia madre non l'ho mai saputo, mio padre lo ricordo appena
Perché a sette anni mi ha venduto.
Ma prima mi ha insegnato l'abc dell'advertising
E con un depliant mi ha spiegato che il restyling
una volta supportato dal frenchising...
E' una questione di merchandising.
Le mie scarpe costan care, poco meno di un milione
e gli occhiali son firmati Valentino.
Ma se vado in un salotto della televisione
ho le lenti a contatto per fare meglio l'occhiolino;
al mio pubblico che occhieggia fiducioso in prima fila,
venderò buona ogni scoreggia, tanto i miei peti,
non subiscono censure o veti e per contratto
sono tutti pubblicati su libri patinati.
Il mio nome è Uccello, e come ogni volatile che si rispetta
cambio spesso ramo, cambio molto in fretta.
Oggi sono al premio Strega, domani al Campiello,
e se domenica non so che fare mi candido al Mugello.
Ieri eloquenteggiavo in un salotto televisivo,
oggi scriverò un sonetto per lo spot del detersivo.
Ieri gigioneggiavo a un dibattito della radio,
oggi scriverò due righe per la curva dello stadio.
Sono un tipo today, vivo just-in-time
io Tarzan tu Jane, Marijuana legalize.
Ma il mio nome è Uccello
E il mio compito è riempire gli spazi lasciati vuoti dalla fantasia
Il mio volo è per ogni stagione e in questo mondo senza più sete
Mi basta un portatile, una ventiquattrore, un portamonete.
Io riscrivo la storia in poco meno di un baleno,
tanto il pubblico muove la coda come il cane più scemo
che scodinzola: "sì padrone" e mi lecca la mano
quando scrivo la mia prefazione tipo Sergio Romano.
Sono un tipo today, vivo just-in-time
io Tarzan tu Jane, Marijuana legalize.
Il volto di mia madre non l'ho mai saputo, mio padre lo ricordo appena
Perché a sette anni mi ha venduto.
Ma prima mi ha insegnato l'abc dell'advertising
E con un depliant mi ha spiegato che il restyling
una volta supportato dal frenchising...
E' una questione di merchandising.
Le mie scarpe costan care, poco meno di un milione
e gli occhiali son firmati Valentino.
Ma se vado in un salotto della televisione
ho le lenti a contatto per fare meglio l'occhiolino;
al mio pubblico che occhieggia fiducioso in prima fila,
venderò buona ogni scoreggia, tanto i miei peti,
non subiscono censure o veti e per contratto
sono tutti pubblicati su libri patinati.
Il mio nome è Uccello, e come ogni volatile che si rispetta
cambio spesso ramo, cambio molto in fretta.
Oggi sono al premio Strega, domani al Campiello,
e se domenica non so che fare mi candido al Mugello.
Ieri eloquenteggiavo in un salotto televisivo,
oggi scriverò un sonetto per lo spot del detersivo.
Ieri gigioneggiavo a un dibattito della radio,
oggi scriverò due righe per la curva dello stadio.
Sono un tipo today, vivo just-in-time
io Tarzan tu Jane, Marijuana legalize.
Ma il mio nome è Uccello
E il mio compito è riempire gli spazi lasciati vuoti dalla fantasia
Il mio volo è per ogni stagione e in questo mondo senza più sete
Mi basta un portatile, una ventiquattrore, un portamonete.
Io riscrivo la storia in poco meno di un baleno,
tanto il pubblico muove la coda come il cane più scemo
che scodinzola: "sì padrone" e mi lecca la mano
quando scrivo la mia prefazione tipo Sergio Romano.
Sono un tipo today, vivo just-in-time
io Tarzan tu Jane, Marijuana legalize.