Danza D'ottobre Songtext
Ho sentito i tuoi discorsi,ti ho visto piangere e morire per una volta.
Qual è la storia della tua ferita,sanguina,sanguina nulla tiepido.
Forse è per questo,le tue paure non hanno ombra,nè corpo.
Per me,danza.Per me,danza.Per me,danza.
Ho visto l'asprità nel tuo riflesso per troppe volte.
Qualsiasi sensazione è soggettiva,utile?
Lascia il tuo segno.Lascia il tuo segno.Lascia il tuo segno.
Cadendo in ginocchio,testa fra le mani.
Credevo all'illusione,che ciò che non ti uccide,non possa ritornare come cancrena a spegnere sorrisi.
Cammino ancora,col baricentro basso,e non dimentico.
La tua passione dura solo per quel breve attimo di debolezza.
Cerchi conforto,per poi sputarmi addosso.
Tutto ritorna indietro.
Saremo soli,saremo persi,saremo estranei che si ignorano.
Saremo pezzi di un destino senza pace messi di fronte alle nostre scelte.
Giorni,specchi di memoria arsi,arsi per notti,echi di morìa.
Nessun aiuto,nessuna compassione,da parte mia solo un ricordo.
Sparsi tra il vento,echi scanditi,dal tempo,tempo delle foglie.
Rispetto del dolore.Danza d'ottobre,tutto ritorna indietro,verranno giorni grigi tutti uguali.
Incubi aperti,rossi come lava,carne distrutta,nera lacerata.
C'è chi non sanguina e sparisce senza lasciare traccia.
C'è chi si avvinghia alla carcassa sofferente,ma dentro solida...del proprio io.
Rimarca,con facilità il suo grigiore.
Attrito sulla mia pelle,di ciclo in ciclo.
Cinico,ti cancello
Qual è la storia della tua ferita,sanguina,sanguina nulla tiepido.
Forse è per questo,le tue paure non hanno ombra,nè corpo.
Per me,danza.Per me,danza.Per me,danza.
Ho visto l'asprità nel tuo riflesso per troppe volte.
Qualsiasi sensazione è soggettiva,utile?
Lascia il tuo segno.Lascia il tuo segno.Lascia il tuo segno.
Cadendo in ginocchio,testa fra le mani.
Credevo all'illusione,che ciò che non ti uccide,non possa ritornare come cancrena a spegnere sorrisi.
Cammino ancora,col baricentro basso,e non dimentico.
La tua passione dura solo per quel breve attimo di debolezza.
Cerchi conforto,per poi sputarmi addosso.
Tutto ritorna indietro.
Saremo soli,saremo persi,saremo estranei che si ignorano.
Saremo pezzi di un destino senza pace messi di fronte alle nostre scelte.
Giorni,specchi di memoria arsi,arsi per notti,echi di morìa.
Nessun aiuto,nessuna compassione,da parte mia solo un ricordo.
Sparsi tra il vento,echi scanditi,dal tempo,tempo delle foglie.
Rispetto del dolore.Danza d'ottobre,tutto ritorna indietro,verranno giorni grigi tutti uguali.
Incubi aperti,rossi come lava,carne distrutta,nera lacerata.
C'è chi non sanguina e sparisce senza lasciare traccia.
C'è chi si avvinghia alla carcassa sofferente,ma dentro solida...del proprio io.
Rimarca,con facilità il suo grigiore.
Attrito sulla mia pelle,di ciclo in ciclo.
Cinico,ti cancello